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Malpensa, la ferrovia arriva fino al Terminal 2

Presidente Gibelli: “Soddisfatti per realizzazione opera utile allo sviluppo”

Milano, 06 dicembre 2016 – E’ stato completato il prolungamento della linea ferroviaria a doppio binario tra il Terminal T1 dell’aeroporto di Malpensa fino al terminal T2. L’opera si sviluppa per 3,6 chilometri complessivi ed è dotata di tutti i più moderni sistemi di sicurezza, sia di segnalamento e regolazione della circolazione (Blocco Automatico a Correnti Codificate – BACC), sia di ausilio alla condotta (Sistema Controllo Marcia Treno – SCMT).

“La realizzazione di questa opera – commenta il presidente di Ferrovienord Andrea Gibelli – fa parte di un disegno di sviluppo infrastrutturale cui siamo felici di aver contribuito. La ferrovia rappresenta, al giorno d’oggi, una grandissima opportunità. Tutti i dati e le ricerche dimostrano che, quando ci sono migliori connessioni e c’è capacità di integrazione tra i diversi sistemi di mobilità, i benefici, anche da un punto di vista economico, sono notevoli. Non a caso, il Piano Strategico 2016-2020 del Gruppo FNM è basato sulla prospettiva di coprire tutti i settori della mobilità, costruendo alleanze molto forti, per consentire a chiunque viva o venga in Lombardia di muoversi in maniera sempre più rapida ed agevole”.

I NUMERI E LE CARATTERISTICHE DELL’OPERA – SCHEDA

IL TRACCIATO – Il tracciato si sviluppa per 3,6 chilometri. Una parte è in galleria (967 metri), mentre il resto è in trincea, in prevalenza tra paratie di pali (1,6 chilometri), ad una quota compresa tra 8 e 10 metri sotto terra, così da eliminare ogni interferenza con le attività soprastanti e la viabilità e minimizzare l’impatto ambientale.

INVESTIMENTO COMPLESSIVO – Il budget complessivo (linea ferroviaria e stazione) è di 115 milioni di euro, coperto per 31 milioni da Regione Lombardia, 45 milioni dal Ministero delle Infrastrutture, 16 milioni da SEA e con il cofinanziamento da parte dell’Unione Europea fino ad un massimo di 23 milioni. La contabilità finale sarà completata nei prossimi mesi, ma in ogni caso il costo complessivo atteso è inferiore al budget di 115 milioni.

I LOTTI E I FINANZIAMENTI – Il gruppo FNM, tramite Ferrovienord, ha coordinato l’opera, suddivisa in due lotti. Il lotto 1, eseguito da SEA, ha visto la realizzazione dell’edificio della stazione al Terminal 2 (38 milioni). Il lotto 2, appaltato da Ferrovienord (77 milioni), comprende la realizzazione della linea e di tutti gli impianti ferroviari anche all’interno della stazione del Terminal 2.

LE FASI DELL’INTERVENTO – L’effettiva data di partenza dell’intervento può essere fissata al 5 settembre 2013, quando si è avuta conferma della disponibilità dell’Unione Europea a cofinanziare l’opera (20% fino a un massimo di 23 milioni). Tra il novembre 2013 (SEA) e il febbraio 2014 (Ministero delle Infrastrutture e Regione Lombardia) sono stati approvati gli atti necessari a completare il finanziamento. La gara internazionale per l’assegnazione dei lavori è stata bandita ad aprile 2014, mese in cui sono stati anche avviati gli interventi propedeutici all’apertura del cantiere vero e proprio: taglio piante, bonifica ordigni bellici, indagini archeologiche, ecc.

IL REGIME DEI CONTROLLI – Il collegamento T1-T2, in quanto opera “connessa” a Expo, è stato inserito nella piattaforma del Protocollo di Legalità, stipulato da Ferrovienord e Prefettura di Milano il 7 ottobre 2014. Il cantiere si è concluso senza alcun incidente grave sul lavoro (con prognosi superiore a 40 giorni) e ha superato, senza alcun rilievo, numerosi controlli condotti da parte dei nuclei interforze e delle autorità preposte alla vigilanza sulla regolarità dei subappalti, delle presenze in cantiere e delle misure di sicurezza.

TEMPI RECORD – A poco più di 3 anni dall’effettiva partenza dell’iniziativa (6 anni complessivi calcolando dall’inizio del progetto preliminare all’attivazione del servizio), la ferrovia e la stazione al T2 sono pronte, dopo aver superato diverse fasi: Conferenza dei servizi, approvazioni ambientali da parte del Parco del Ticino, espropriazioni per pubblica utilità, preparazione dei terreni con la bonifica da ordigni bellici (55 bombe e un proiettile da mortaio) e i rinvenimenti archeologici (81 sepolture con corredo ceramico e bronzeo della fase Protogolasecca, 1200 a. C.), procedure di gara internazionali, coordinamento tra i due cantieri. La media nazionale per la realizzazione di infrastrutture sopra i 100 milioni di euro è di 14 anni.

LA POSSIBILE PROSECUZIONE – L’opera è concepita per la possibile prosecuzione verso la linea ferroviaria del Sempione e per la chiusura dell’anello verso Gallarate, in una logica di completamento e integrazione della rete regionale e internazionale (4,6 km di lunghezza verso Gallarate con un raccordo di 1,1 km verso Casorate). Gli studi e il progetto preliminare sono in corso e beneficiano di un cofinanziamento della Comunità Europea. All’inizio del prossimo anno saranno disponibili i risultati delle simulazioni e dell’analisi costi-benefici condotta con gli specialisti del Politecnico e della Bocconi. Sulla base di queste informazioni, proseguirà il confronto già avviato con Enti locali, associazioni e cittadini.
Simone Carriero

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